Solidarietà Ambiente Lavoro Padova

La lista Solidarietà Ambiente Lavoro (SAL) promossa da Rifondazione Comunista, dal PCI e da numerosi indipendenti, sarà presente alle elezioni comunali di Padova in coalizione con la lista Tutta Nostra la Città a sostegno della candidatura a sindaco di Luca Lendaro, giovane insegnante precario.

In questi anni tutte le contraddizioni determinate dalle politiche centrate sul mercato e sul profitto si sono acuite, sono esplose con la pandemia e con la crisi climatica e oggi hanno assunto i tratti drammatici della crisi energetica e della guerra. Un quadro denso di pericoli per il futuro stesso dell’umanità. A pagarne le conseguenze sono le lavoratrici e i lavoratori, i ceti popolari, che si sono impoveriti, che subiscono il calo continuo del loro potere di acquisto, che vedono dilagare la precarietà e lo sfruttamento.

Noi riteniamo necessaria una proposta radicale di alternativa contro le proposte del centrodestra e del centrosinistra, non a caso rappresentate da due candidati a sindaco entrambi imprenditori che, apparentemente contrapposti, ripropongono un modello sociale ed economico già fallito.
Nella nostra proposta di programma mettiamo al centro i bisogni popolari, la cura della città e delle sue cittadine e cittadini, dell’ambiente in cui viviamo, a partire dalle realtà più fragili, sociali ed urbane, per dare risposte concrete ai diritti fondamentali come quello alla casa, ad un lavoro dignitoso e giustamente retribuito, alla salute, a una vita degna per tutte/i e non soffocata dalla precarietà e dallo sfruttamento.

Per una vera politica di sostegno ai ceti popolari
per il diritto alla casa al lavoro e al reddito


Noi crediamo che in questo campo vadano fatti i principali investimenti del Comune per garantire una reale uguaglianza fra cittadine/i e per combattere l’impoverimento crescente di settori sempre più larghi della popolazione, per garantire il diritto alla casa, a un lavoro sicuro e ben retribuito.

Per la ripubblicizzazione dei servizi pubblici


Siamo stati i soli a combattere aspramente in consiglio comunale, in questa città, la progressiva privatizzazione dei servizi pubblici essenziali, come l’acqua, i trasporti, i rifiuti, che ha generato importanti profitti per gli azionisti delle società che li gestiscono e aumenti crescenti dei costi per le utenze. Proponiamo che i servizi pubblici tornino al Comune.

Per una città sana e ambientalmente sostenibile


Padova anche in questi anni non ha saputo fare le scelte necessarie per rovesciare una situazione che ci vede ai primi posti per consumo di suolo ed inquinamento: le politiche di consumo di suolo zero e di contenimento del traffico, di implementazione di nuove e importanti aree verdi in città, si sono scontrate con il blocco di interessi che continua a condizionare trasversalmente larga parte della politica, e sono rimasti obiettivi irrealizzati. Noi riproponiamo con coerenza quegli obiettivi e vogliamo raggiungerli.

Per il diritto alla salute


Era chiaro ancora prima della pandemia che la cura della salute dei cittadini aveva come primo fondamento e base il rafforzamento della sanità pubblica nel territorio, dei presidi di prevenzione. Per questo ci siamo sempre battuti contro il nuovo ospedale di Padova Est e contro la chiusura dell’ospedale Sant’Antonio. Gli investimenti nella cosiddetta sanità di eccellenza, di contro ai progressivi tagli dei servizi di base, degli ospedali del territorio, hanno mostrato nell’emergenza del Covid 19 tutti i loro limiti amplificando gli effetti della pandemia.

Dare nuova vita alle periferie


Le periferie di questa città pagano il prezzo più alto alla rendita urbana e alla logica dello sfruttamento del territorio. Progressivamente si svuotano delle attività di piccolo commercio e diventano sempre meno luoghi vissuti e cresce il disagio. Servono spazi di socialità, aree verdi, interventi contro la povertà crescente.

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