ACCORDO FIRMATO SOLO DALLE SIGLE SINDACALI


Nei giorni 21, 22, 23 Aprile sì è tenuta a Mestre la trattativa per il contratto integrativo del gruppo Electrolux. La serrata discussione, rispetto ad un accordo che avrà valore decennale, ha coinvolto azienda, vertici nazionali Fiom Fim Uilm, e rappresentanti sindacali dei quattro stabilimenti di Susegana (TV), Solaro (MI), Porcia (PN) e Forlì. I nodi centrali della discussione sono stati lo straordinario obbligatorio (24 ore nel testo finale), il conseguente depotenziamento della contrattazione di fabbrica, l’utilizzo in flessibilità a ore dei Permessi Aziendali Retribuiti, la stabilizzazione dei precari.Segue la posizione dell’Rsu di Susegana, che evidenzia nel merito la frattura tra le organizzazioni sindacali e la maggioranza della rappresentanza dei lavoratori.

INSUFFICIENZA SINDACALE.
ELECTROLUX INTEGRATIVO DI GRUPPO UNA FIRMA DI TUTTI I SINDACALISTI, MA NON DELLA RAPPRESENTATI DEI LAVORATORI  (RSU) DI FABBRICA.
Integrativo Electrolux di gruppo è più un accordo tra strutture sindacali e multinazionale . 
Giudizio negativo dei delegati di fabbrica FIM FIOM UILM della RSU ELECTROLUX SUSEGANA, infatti NESSUNO LO FIRMA. 
Firmano invece tutti i funzionari sindacali.
E per la prima volta nella storia  Electrolux anche  la maggioranza dei delegati del Coordinamento  nazionale RSU FIM FIOM UILM presenti NON FIRMA l’accordo, con una visione anche plastica dell’evento, dove una prevalenza di delegati rimangono seduti al momento della firma.
Parola alle assemblee, poi  per metà maggio voto con REFERENDUM dei lavoratori.
LE RAGIONI DELLA FRATTURA TRA FABBRICA ED ESTERNO? IL MERITO.
– POTERE il testo sposta il potere contrattuale dall’interno delle fabbriche a fuori dalla fabbrica, consegnando un ulteriore pezzo all’impresa attraverso un sovrà  livello sindacale. 
 – FLESSIBILITÀ la regolazione di una parte degli straordinari e permessi personali (PAR a ore),  entrano nella libera  disponibilità dell’impresa, per concessione della sovra struttura,  sottratti al controllo e accordo dei lavoratori nei singoli stabilimenti, controllo che prima era esercitato  attraverso i loro delegati con contrattazione e intese aziendali.
– SOLDI: vede una insoddisfazione per i valori modesti dei premi collettivi (variabili e incerti) definiti nell’intesa fino al 2024, con valori economici in parte autofinanziati con partite di giro (eliminazione pausa e costo mensa con uso PAR a ore),  che stridono con la ricchezza di quanto distribuito  (certo e fisso) ogni anno ad una parte privilegiata di dipendenti, scelti dall’azienda stessa.
STABILIZZAZIONI MA ESCLUSI OPERAI DI LINEA – assunzioni fisse di alcuni operai precari indiretti, solo per profili professionali  “appetibili”, ma non di operai diretti di linea.

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