I padroni vogliono libertà di licenziare e continuano a volere i soldi pubblici.
Noi vogliamo la riduzione degli orari di lavoro a parità di salario.
Vogliamo la garanzia di un reddito per vivere tutte/i dignitosamente, senza condizioni.
Vogliamo investimenti nella sanità pubblica per garantire il diritto alla salute, nella scuola pubblica per garantire il diritto all’istruzione a tutte/i, negli ispettorati del lavoro e negli Spisal, perché il lavoro sia sicuro e giustamente retribuito, nella cultura e nella conservazione del nostro patrimonio archeologico, nel turismo di prossimità e di qualità, nella cura del territorio e dell’ambiente, la valorizzazione del piccolo commercio e del l’artigianato, la riduzione degli affitti contro la speculazione e la rendita immobiliare. Vogliamo una agricoltura sana. Vogliamo una economia centrata sul bene comune non sul profitto di pochi e sullo sfruttamento predatorio della natura e del lavoro.
Siamo tutto. Vogliamo tutto!

(Nel collage alcune manifestazioni che abbiamo organizzato negli ultimi anni)

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